Il giorno 23 Novembre è stata organizzata una visita all’ex Manicomio di Volterra, luogo che custodisce il graffito ( oggi considerato una delle principali espressioni di Art Brut) realizzato da un suo ex degente Fernando Nannetti, che ha trascorso l’intera esistenza all’interno di questa struttura. La guida, Andrea Trafeli figlio di Aldo, l’ex infermiere che per primo si rese conto della portata artistica del graffito, ha condotto i visitatori lungo il complesso sistema manicomiale, aprendo persino molte delle stanze in cui si svolgeva un tempo, la vita dei ricoverati. E’ stato un percorso a ritroso nel tempo, il recupero di una memoria storica che , sebbene passata, appartiene a tutti noi e che non deve essere dimenticata. Durante il percorso sono state visitate, per quanto possibile  data la loro fatiscente condizione, le magnifiche architetture degli edifici ( i padiglioni) che costellano abbandonati, l’intera area dell’ex manicomio oggi in parte riconvertita in ospedale civile. Un ringraziamento speciale va ad Andrea Trafeli e alla Onlus IGP “Inclusione, graffio e parola” che, tramite l’organizzazione di visite guidate ed altre iniziative, cercano di preservare  “I luoghi del’abbandono”.Altro ringraziamento particolare va nostra collega Alessandra Cotoloni che ha proposto la visita all’ex ospedale psichiatrico ed ha sapientemente organizzato per proporre ai partecipanti una esperienza davvero emozionante.